Bernardino Luini «Sant'Antonio da Padova» al Museo Poldi Pezzoli di Milano, Italia

Bernardino Luini (1475-1480 – giugno 1532) «Sant'Antonio da Padova»

Pittura - Tempera su tavola (57,7 x 95,5 cm) – 1510-1512

Bernardino Luini, Sant'Antonio da Padova, al Museo Poldi Pezzoli di Milano, Italia

Sant'Antonio da Padova Contrariamente a quanto potrebbe suggerire il suo nome, Sant'Antonio da Padova, nato a Lisbona nel 1195, non era italiano, ma portoghese.

Egli voleva recarsi in Africa, ma i venti spinsero la nave che lo trasportava fino in Sicilia e così si ritrovò in Italia.

Visse in Italia e in Francia e terminò la sua vita in una cella che aveva costruito tra i rami di un albero di noce, vicino a Padova.

Nel 1231, gravemente malato, dovette lasciare la sua cella per recarsi a Padova, dove morì.

Nel 1232, appena un anno dopo la sua morte, era già stato canonizzato e la sua tomba fu collocata nella basilica del Santo a Padova.

Nel XV secolo gli furono attribuiti diversi miracoli.

Il primo miracolo fu il sermone ai pesci in riva al mare Adriatico, dove banchi di pesci vennero ad ascoltarlo con le branchie fuori dall'acqua.

Il secondo miracolo fu una visione della Vergine che gli affidò il Bambino Gesù per alcuni istanti, e sant'Antonio avrebbe posato Gesù sul libro che stava leggendo in solitudine.

Sant'Antonio da Padova Da qui il giglio attribuito a Sant'Antonio; il giglio, che è attribuito anche alla Vergine, appare generalmente sul famoso libro su cui era seduto Gesù.

Un terzo miracolo sarebbe quello di aver costretto un ebreo di nome Zacharie Guillard a credere nella presenza di Dio durante l'Eucaristia, sant'Antonio da Padova avrebbe proposto a un mulo che era a digiuno di scegliere tra l'avena e un'ostia consacrata.

Ovviamente, il mulo si inginocchiò davanti all'ostia.

Infine, a Sant'Antonio da Padova viene attribuito anche un quarto miracolo, il miracolo del piede mozzato.

Un figlio aveva preso a calci sua madre e sant'Antonio gli aveva citato il Vangelo: «Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio che tu entri nella vita zoppicando piuttosto che essere gettato con entrambi i piedi nella Geenna.» (Mc 9,45).

Il giovane si tagliò immediatamente il piede.

Commosso, san Antonio avrebbe allora fatto un segno della croce e riunito la gamba e il piede.

Bernardino Luini ha qui raffigurato sant'Antonio in abito francescano, con in mano il triplo fiore di giglio e il libro su cui era seduto il Bambino Gesù.

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