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Il Castello e il Museo Sforza a Milano, Italia

Cortile d'armi e Torre Bona di Savoia Quando si arriva davanti alle mura di cinta del Castello Sforzesco e si intravede la piazza d'armi passando sotto l'alta torre dell'orologio che si trova al centro delle mura, non si può non rimanere colpiti dalla maestà, dalla potenza e dall'eleganza del castello.
Questo castello è una fortezza che nasconde tuttavia veri e propri tesori artistici all'interno delle sue sale dove risiedevano i duchi di Milano.
Un primo castello fu costruito dal 1358 al 1368 dai Visconti, sul sito dell'attuale Castello Sforzesco; si chiamava «Castrum Portae Jovis», il castello della porta Giova o Zioba secondo la pronuncia locale.

Cortile d'armi e Torre Bona di Savoia Nel 1447, dopo la morte di Filippo Maria, ultimo dei Visconti, e in assenza di disposizioni testamentarie, «L'Aurea Repubblica Ambrosiana», la repubblica ambrosiana fu istituita a Milano e durò fino al 1450.
La Repubblica Ambrosiana fu un periodo di instabilità e disordini durante il quale il castello dei Visconti subì numerose spoliazioni.
Nel 1452, Sforza chiese all'architetto Filarete di costruire la torre dell'orologio al centro delle mura di cinta che si affacciano sulla piazza d'armi.

La torre Filarete Questa torre alta 70 metri si erge al centro di una muraglia lunga 200 metri.
Passerete sotto questa torre per arrivare alla piazza d'armi, effetto garantito!
Nel 1456, l'architetto militare Bartolomeo Gadio aggiunse due grandi torri alle mura di protezione del castello, che ora misurano sette metri di spessore.
Insomma, Francesco Sforza conosceva bene la storia di Milano e dei suoi duchi successivi, e preferiva quindi prendere precauzioni per proteggere se stesso e la sua famiglia.
Il castello era ormai perfettamente fortificato e allo stesso tempo splendidamente decorato e arredato, tanto che Galeazzo Maria Sforza, figlio di Francesco, lo trasformò nella residenza principale dei duchi di Milano.

La torre Filarete Galeazzo Maria Sforza finì per essere assassinato fuori dal suo castello fortificato durante una messa nella chiesa di Santo Stefano a Milano, in occasione della congiura del 26 dicembre 1476.
I lavori di abbellimento del castello intrapresi da Galeazzo Maria Sforza cessarono allora, per essere ripresi nel 1480 dal reggente Ludovico Maria Sforza, detto il Moro.
Ludovico il Moro, reggente dal 1480 al 1494, divenne poi duca di Milano dal 1494 al 1500.
Accettò la proposta di Leonardo da Vinci che voleva decorare con affreschi diverse sale del castello; in attesa della fine dei lavori di restauro, è possibile ammirare le proiezioni del bellissimo affresco che adorna la sala di ricevimento, soprannominata sala dell'Asse.
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