Musei Ambrosiana | Castello Sforzesco | Poldi Pezzoli
Poldi Pezzoli Artisti | Orari Biglietti | Indirizzo | Autorizzazione
Artisti Bellini | Botticelli | Canaletto | Carriera | Cranach | Daddi | Francesca | Giordano | Guardi | Lippi F. | Lotto | Luini | Mantegna | Montagna | Memling | Palma Vecchio | Pinturicchio | Pollaiolo | Raffaello | Tiepolo | Tiziano | Sala Armi
Daddi Croce Astile | Altarolo
Bernardo Daddi «Croce da Processione» Museo Poldi Pezzoli a Milano, Italia
Bernardo Daddi (1290-1348) «Croce Astile»
Pittura - Tempera su tavola (58,9 x 33 cm) 1340
Croce astile Questa croce processionale di Bernardo Daddi è stata magnificamente restaurata dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
In occasione di questo restauro, è stata scoperta una piccola cavità nella croce che serviva a custodire una reliquia.
Questa croce era utilizzata dalla Compagnia dei Neri di Firenze (Compagnia dei Neri) per confortare i condannati a morte.
I membri consolatori della Compagnia dei Neri avevano il compito di assistere il condannato per aiutarlo a riconciliarsi con la propria sentenza e con Dio.
Se il condannato baciava la reliquia che si trovava nella croce di Daddi, poteva infatti sperare di ottenere l'indulgenza dei suoi peccati.

Croce astile Questa croce processionale veniva brandita davanti ai condannati affinché non potessero distogliere lo sguardo da essa per tutta la durata della processione, fino al luogo dell'esecuzione.
I membri della Compagnia accompagnavano i suddetti condannati fino al patibolo e avevano poi il compito di offrire ai loro corpi una sepoltura dignitosa.
Questo perché i fiorentini credevano che i condannati a morte potessero tornare dall'inferno per vendicarsi di loro per la loro esecuzione.
Le confraternite incaricate di riconciliare i condannati con Dio facendogli accettare la loro sentenza avevano quindi anche il compito di rassicurare il popolo facendo in modo che i suddetti condannati non avessero voglia di tornare sulla terra per tormentare i fiorentini.

Croce astile Tuttavia, il ruolo delle compagnie di consolazione dei condannati a Firenze non si limitava solo a confortare e riconciliare i condannati con Dio.
I fiorentini temevano anche che i membri consolatori fossero contaminati dalla malvagità dei condannati accanto ai quali camminavano e che a loro volta potessero contaminare coloro che si avvicinavano a loro.
Per questo motivo, i consolatori indossavano un ampio abito nero e un cappuccio che copriva loro il capo, in modo che non potessero essere riconosciuti.
Questa croce processionale dipinta da Bernardo Daddi è di grande bellezza, al tempo stesso tragica e piena di speranza, in cui sono presenti tutti gli elementi iconografici in grado di riconciliare il condannato con Dio.

Croce astile Il recto della croce raffigura il Cristo crocifisso che sanguina copiosamente e versa il su sangue su uno scheletro rivestito della tunica nera con scollo a V indossata dai condannati a morte dell'epoca.
A sinistra, la Vergine Maria invita a raggiungerla aprendo le braccia e indicando Cristo.
Dall'altra parte, di fronte a Maria, san Giovanni evangelista in preghiera con le mani incrociate.
In alto, Cristo redentore con il libro dei Vangeli.
Sul retro della croce processionale di Bernardo Daddi, i tre spazi trilobati situati attorno a Cristo crocifisso rappresentano tre martiri decapitati: San Paolo, San Giovanni Battista e San Giacomo il Vecchio.
San Pietro Martire e San Tommaso d'Aquino sono raffigurati ai piedi della croce.
Daddi Croce Astile | Altarolo
Artisti Bellini | Botticelli | Canaletto | Carriera | Cranach | Daddi | Francesca | Giordano | Guardi | Lippi F. | Lotto | Luini | Mantegna | Montagna | Memling | Palma Vecchio | Pinturicchio | Pollaiolo | Raffaello | Tiepolo | Tiziano | Sala Armi
Poldi Pezzoli Artisti | Orari Biglietti | Indirizzo | Autorizzazione
Musei Ambrosiana | Castello Sforzesco | Poldi Pezzoli
Torna a inizio pagina









