Leonardo da Vinci «Ritratto di un musicista» alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano

Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci (14 aprile 1452 - 2 maggio 1519) «Ritratto di un musicista»

Pittura - Tempera e olio su tavola (44,7 x 32 cm) 1485

Il «Ritratto di musicista» conservato alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano è attribuito a Leonardo da Vinci solo per quanto riguarda la parte relativa al volto.

Si ritiene che il busto e le mani siano stati dipinti da Giovanni Antonio Boltraffio.

Osservando attentamente queste parti del dipinto, non solo si nota una certa rigidità nell'esecuzione che non corrisponde alla qualità dell'opera di Leonardo da Vinci, ma si nota anche che sono incomplete.

Leonardo da Vinci L'abito e il cappello sono ridotti alla loro espressione più semplice.

Questo «Ritratto di un musicista» sarebbe l'unico ritratto di uomo dipinto da Leonardo da Vinci.

Per molto tempo si è pensato che si trattasse di un ritratto del Duca di Milano: Ludovico il Moro, Ludovic Sforza.

Ma, durante il restauro del ritratto nel 1905, furono scoperte la mano e lo spartito che il personaggio tiene in mano, che fino ad allora erano entrambi coperti di pittura.

Leonardo da Vinci Dopo questa scoperta, furono avanzate diverse ipotesi sulla possibile identità di questo musicista.

Per alcuni si tratterebbe di Franchino Gaffurio, che era maestro di cappella al Duomo di Milano e che aveva la stessa età di Leonardo da Vinci, di cui era amico.

Questa ipotesi si basa sul fatto che l'iscrizione che si può leggere sulla partitura: «CANT[OR] ANG[ELICVM]» corrisponderebbe all'Angelicus ac divinum, un'opera composta da Franchino Gaffurio.

Per altri, si tratterebbe del compositore franco-fiammingo Josquin des Prés.

Leonardo da Vinci Questi due musicisti-compositori facevano parte della corte di Ludovico Sforza.

Sono stati citati anche il liutista Francesco da Milano e il cantante di origine fiamminga Giovanni Cordier.

Un'ultima ipotesi, piuttosto probabile, è che questo ritratto sia quello di Atalanta Miglioroti, un amico musicista toscano di Leonardo che lo aveva accompagnato a Milano come cantante e suonatore di lira.

Questo perché Leonardo da Vinci era giunto alla corte di Milano come musicista, avrebbe insegnato musica a Miglioroti e lo avrebbe portato con sé a Milano.

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