Bonifacio Veronese «Sacra Famiglia con San Giovanni Battista, Tobia e l'Arcangelo Raffaello» alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano

Bonifacio Veronese (1487- 19 Ottobre 1553) «Sacra Famiglia con San Giovanni Battista, Tobia e l'Arcangelo Raffaello»

Pittura - Olio su tela (116 x 152 cm) 1525-1527

Bonifacio Veronese, Sacra Famiglia con San Giovanni Battista, Tobia e l'Arcangelo Raffaello, alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano

Sacra Famiglia Bonifacio de Pitati, detto Bonifacio Veronese, nacque a Verona nel 1487, da cui il suo soprannome.

Le sue opere sono oggi esposte in tutto il mondo, al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, al Louvre e in numerosi musei italiani, tra cui l'Ambrosiana a Milano; e, naturalmente, nelle chiese e nei musei veneziani.

Nel 1505 lasciò Verona per Venezia, dove risiedette fino alla sua morte nel 1553.

Il pittore Paolo Veronese, che non ha alcun legame di parentela con Bonifacio Veronese, si stabilì a Venezia nel 1553, l'anno della morte del suo predecessore.

A Venezia, Bonifacio Veronese fu allievo di Palma il Vecchio, diventando poi suo collega di lavoro fino alla morte di quest'ultimo nel 1528.

Sacra Famiglia All'inizio del XVI secolo, il loro laboratorio era uno dei più importanti di Venezia.

Per questo motivo, il laboratorio di Bonifacio Veronese attirava giovani talenti come Antonio Palma il Giovane, Jacopo Bassano e Tintoretto.

La «Sacra Famiglia con San Giovanni, Tobia e l'Arcangelo Raffaello» di Bonifacio Veronese è atipica rispetto alle raffigurazioni tradizionali della Sacra Famiglia, in cui il Bambino Gesù è sempre in braccio a Maria.

Qui è Giuseppe a tenere in braccio Gesù e a guardarlo con tenerezza, mentre gioca con uno dei suoi piedini.

Sacra Famiglia Maria dimostra affetto per il marito posandogli delicatamente una mano sulla spalla, mentre con l'altra gli offre una mela.

Ai piedi della coppia, il Giovane San Giovanni Battista, vestito a metà con una pelle di cammello, porta l'alta croce del martirio e tiene nella mano sinistra uno stendardo con le parole «Ecce Agnus», che significa «ecco l'Agnello» ... di Dio.

Chi, san Giovanni Battista non guarda Gesù, ma volge lo sguardo verso Tobia; Tobia che accorre portando un pesce, accompagnato e sostenuto dall'arcangelo Raffaello.

Bonifacio Veronese rispetta qui l'iconografia tradizionale che mostra Tobia che porta un pesce con la mano sinistra mentre Raffaello, alato, gli tiene il braccio destro.

Sacra Famiglia Sono anche accompagnati da un cane di cui si intravede la testa nell'angolo inferiore destro del quadro, l'unico cane menzionato nella Bibbia che non è né impuro né feroce.

Ricordiamo che il pesce portato da Tobia doveva servire a guarire suo padre Tobit dalla cecità, utilizzando il fiele, il cuore e il fegato di detto pesce; e l'arcangelo Raffaello era stato inviato da Dio per proteggere il giovane Tobia durante il suo viaggio.

Questa «Sacra Famiglia con San Giovanni Battista, Tobia e l'Arcangelo Raffaello» di Bonifacio Veronese ci offre un bellissimo quadro ricco di colori e superbamente eseguito, introducendo una visione personale basata su una simbologia religiosa ben rispettata.

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